Passione

Aforismi

Giovanni Soriano

"Andate e moltiplicatevi", mi sembra un’esortazione più adatta a un dio dei conigli che a un dio degli umani. Senza offesa per i conigli, naturalmente.
A dare maggior profondità di pensiero non è tanto una grande intelligenza, quanto un profondo dolore.
A ogni uomo basterà volgere lo sguardo verso il proprio passato per accorgersi che i momenti più felici di tutta la sua vita sono quasi sempre legati al nome di una donna. A ogni uomo basterà volgere lo sguardo verso il proprio passato per accorgersi che i momenti più infelici di tutta la sua vita sono quasi sempre legati al nome di una donna.
A quali livelli d’infamia possa arrivare l’umano, si evince dalla mancanza di ritegno col quale tratta i cosiddetti “animali da allevamento”, gli esseri più inoffensivi e indifesi di questa terra.
A quanto pare, un paio di millenni fa dio decise di convertirsi al cristianesimo.
A rendere alcuni totalmente privi d’invidia sono un grande orgoglio e una grande ambizione.
A tutti può succedere di commettere degli errori, è naturale; ma mentre l’assennato se ne rammarica e tenta di porvi rimedio promettendo a sé stesso di non ricadervi in futuro, lo stupido neppure si avvede di commetterne. È per questo motivo che alle persone intelligenti capita spesso di sentirsi un po’ stupide e gli stupidi non dubitano mai della propria intelligenza.
A volte il mondo sembra un paradiso visto da una nuvola. Poi ci si sveglia.
A volte mente persino lo specchio.
A volte non c’è miglior risposta di una domanda.
A volte un semplice errore può essere fonte delle più rosee conseguenze.
Abbi fede e smuoverai le montagne, ma attento che poi non ti franino addosso.
Accorgersi, dopo molti anni, che quegli stessi giorni che vivemmo con piacevole noncuranza, furono i più belli della nostra vita.
Ad una donna le si può perdonare tutto, eccetto il fatto di essere brutta.
Affermano alcuni che la vita è breve. Evidentemente non hanno mai fatto la fila allo sportello di un ufficio pubblico.
Aforisma: una breve e arguta proposizione che oltrepassa i suoi stessi limiti.
Ai cristiani, contrariamente al loro maestro, non è stato concesso di resuscitare i morti, in compenso sono stati capaci, in suo nome, di spedirne a migliaia al creatore prima del tempo.
Aiutati, che nessun dio t’aiuta.
Al genio non serve riflettere, gli basta mostrarsi.
Al mondo ci si arriva piangendo; non sarebbe male, alla fine, riuscire ad abbandonarlo con un sorriso.
Alcuni sono capaci di contraddire tranquillamente anche le proprie opinioni, quando sono sulla bocca altrui.
Alla bellezza ci si abitua, alla bruttezza non ci si rassegna.
Amare incondizionatamente i propri figli è l’unica possibilità data ai genitori per cercare di farsi perdonare il torto di averli messi al mondo. Ma non è detto che basti.
Amare è umano, sposarsi è diabolico.
Anche a Lazzaro, alla fine, è toccato di morire.
Anche il più egoista non si nega di tanto in tanto il piacere del proprio altruismo.
Anche il più vigliacco si fa coraggio quando non ha più nulla da perdere.
Anche il successo di un genio è fatto dell’ammirazione di migliaia d’imbecilli. Ciò dovrebbe indurre a una maggior modestia tutti quelli che l’hanno raggiunto.
Anche la vita piú monotona non è del tutto esente da rischi: si potrebbe essere già morti da un pezzo e non essersi neppure accorti della differenza.
Anche per i libri vale il detto “Meglio pochi ma buoni”.
Anche quando tutto sembra non andare per il verso giusto, non bisogna scoraggiarsi piú di tanto, né smettere di pensare a una possibile svolta del destino capace di tramutare tutto il nostro male in peggio. Mai abbandonare, cioè, il proprio pessimistico ottimismo.
Ancora qualche millennio soltanto, e le religioni di oggi saranno le superstizioni di domani.
Arrivare a settanta, ottant’anni d’età, e non riuscire a persuadersi che, in fondo, ne valeva la pena.
Arriverà il giorno in cui gli dèi si vendicheranno di tutti coloro che gli hanno preferito un solo misero dio.
Attraversare il mondo in consapevole leggerezza.
Auto, clacson, moto, sirene, trapani, antifurti, martelli pneumatici, aspirapolvere, schiamazzi, persino campane di chiesa; fortunato, oggi, chi ha la possibilità, quando lo desideri, di godersi ancora un angolo di silenzio.
Aveva sguardo delicato e mani intelligenti.
Aveva tutta la sregolatezza del genio. Solo quella.
Babbi natale, befane, gnomi, cavoli, cicogne… sembra che gli adulti si preoccupino di prendere amorevolmente per i fondelli i propri bambini in modo da abituarli, sin da piccoli, a bersi tutte d’un fiato le piccole e grandi menzogne che gli si propineranno, da piú parti, durante tutto il corso della loro ossequiosa esistenza.
Basta attendere, e le cose, inevitabilmente, si metteranno male.
Beati quelli che hanno trovato il loro piccolo paradiso in sé stessi, qui, sulla terra, adesso, perché non c’è speranza di trovarne un altro in cielo, né da qualsiasi altra parte, dopo.
Bisogna ammettere che l’umano non è stato così narcisista da considerarsi un dio, ma che si è accontentato, molto più modestamente, di riconoscersi soltanto un’origine divina.
Bisogna diminuire le proprie pretese; al limite, accontentarsi di respirare.
C'è chi scrive per pubblicare un libro, e chi pubblica un libro per averlo scritto.
C'è chi si guasta la vita col pensiero di dover morire, e chi, invece, col fatto di doverla vivere.
C'è chi solo grazie al proprio talento ha potuto salvarsi da una vita scialba e insignificante; una vita, cioè, come quella della maggior parte dei comuni mortali.
C'è gente che nonostante tutto, è sempre contenta: è quella cui manca il coraggio di guardare in faccia la propria miseria.
C'è gente che se ne va così com’è vissuta: senza che qualcuno se ne sia accorto.
C'è più passione per dio nell’improvvisa bestemmia di un povero disgraziato che nella raccolta preghiera del pio.
C'è più vita in un cadavere che in chi, stanco di vivere, non desidera che la morte.
C'è qualcosa di molto più importante dei soldi: averli.
C'è soltanto un caso in cui l'eccezione conta infinitamente più della regola, ed è quello in cui io stesso costituisco l'eccezione.
C'è soltanto un modo per liberarsi da un desiderio divenuto ormai ossessionante: soddisfarlo.
C'è soltanto una cosa peggiore del dover lavorare per vivere, ed è quella di vivere per lavorare.
C'è soltanto una cosa più triste della vita di un vecchio scapolo, ed è la vita di un giovane sposato.
C'è soltanto una donna che può liberarci dal desiderio di tutte le altre, ed è quella che non incontreremo mai.
C'è una forma di schiavitù che forse non finirà mai: quella dei bambini costretti a quattro o cinque ore di scuola ogni mattina appena svegli.
Capita, a volte, che un sogno si realizzi, ma per svanire, e lasciarci, cosí, in una condizione peggiore di quella in cui ci trovavamo nell’attesa che il sogno si realizzasse.
Certe persone sono come le zanzare, sembrano fatte apposta per infastidirci.
Certo, di fronte all’universo siamo esseri del tutto insignificanti; ma anche l’universo, a pensarci bene, non è che sia poi tutta questa gran cosa rispetto a noi.
Che l'umanità serva a qualcosa, ancora nessuno è riuscito a dimostrarcelo.
Che m'importa della verità quando posso scrivere un buon aforisma mentendo?
Che si abbia una famiglia d’origine può capitare a tutti, ma che si voglia a tutti i costi farsene una propria è da veri incoscienti.
Che t’importa se alla fine riuscirai a raggiungere la tua meta? Ciò che conta è che tu ne abbia una.
Che un santone, un sacerdote o una qualsiasi specie di prete deliri, come spesso accade a questi tipi umani, non c’è da meravigliarsi: la follia, in fondo, fa parte dell’umanità. Ma quando si vedono masse sterminate dare credito a questi deliri e conferire autorevolezza a coloro che ne sono affetti, ci si rende drammaticamente conto di trovarsi rinchiusi in un enorme manicomio dal quale è praticamente impossibile evadere, perché i suoi confini coincidono con i confini della terra stessa.
Checché se ne dica, il libro cartaceo, in fin dei conti, possiede un solo vero ineguagliabile vantaggio rispetto al libro elettronico: quello di essere un prezioso e gradevole oggetto d’arredamento.
Chi per primo ha detto che tutto ormai era stato detto, diceva già qualcosa di nuovo.
Chi possiede idee precise su tutto non può essere che un ottuso, ma di quelli che fanno strada.
Chi si risparmia fa spreco della propria vita.
Chi si sente perseguitato dalla sfortuna ha ancora tutta la fortuna di ritenersi talmente importante da pensare che la sfortuna si occupi costantemente di lui.
Chi teme di scottarsi non giocherà col fuoco, ma gliene rimarrà sempre il desiderio.
Chi tollera l’intollerabile è su un gradino più in giù dell’intollerante.
Chi trova un buon libro trova un tesoro.
Chi è capace di trarre piacere dalla solitudine così come dalla compagnia è a un solo passo dalla saggezza.
Chi è single è sempre in cerca di un amante; chi non lo è, pure.
Chi, nel parlare come nello scrivere, dilaga, rischia di annegare in un mare di parole.
Chiunque abbia l’indecenza di tenere anche un solo animale in gabbia, o non provi sdegno alla vista di un animale recluso, evidentemente non ha ancora liberato sé stesso, e chissà mai se ci riuscirà dall’ottusa convinzione secondo la quale gli animali, in quanto esseri “inferiori”, avrebbero bisogni assai limitati che andrebbero poco oltre il mangiare e il bere.
Ci godremo il presente quando, in futuro, sarà passato.
Ci sarebbero meno divorzi se si rimandasse la decisione di sposarsi a quando non ci si ama più.
Ci sarà sempre una speranza a questo mondo fin quando ci sarà concesso di morire.
Ci si illude di poter prendere liberamente importanti decisioni per la propria vita, quando in realtà è la vita a farci prendere certe decisioni.
Ci si potrebbe domandare se ciò che i creduloni chiamano “peccato originale”, debba considerarsi il morso a una mela da parte dell’umano, o non piuttosto la creazione dell’umano da parte di un dio.
Ci si può sposare per aver trovato la persona giusta o, perlomeno, perché si pensa di aver trovato la persona giusta; ma il più delle volte ci si sposa perché non si spera più di trovarla.
Ci siamo liberati di dio, ma chi ci libererà dai credenti?
Ci sono anime che meriterebbero un corpo migliore.
Ci sono dolori per i quali il tempo sembra non trascorra mai.
Ci sono due categorie di persone fortunate: quelle che hanno trovato il proprio lavoro e quelle che non hanno bisogno di trovarne uno.
Ci sono grandi felicità che per poter essere raggiunte esigono grandi dolori.
Ci sono in noi desideri più o meno latenti che sembrano aspettare soltanto l’occasione giusta per mostrarsi in tutta la loro forza ed evidenza, un po’ come quei ragni che se ne stanno per ore immobili sulla loro ragnatela, che non appena sentono vibrare a causa di un insetto impigliatosi gli si avventano contro per divorarlo. A volte, però, a scuotere la tela non è che un soffio di vento, un granello di sabbia, un’illusione.
Ci sono libri che non sarebbero degni neppure d’essere bruciati.
Ci sono libri, certamente molto rari, così vasti e profondi, che non si finisce praticamente mai di percorrere e conoscere in tutta la loro estensione; per cui, pur ritornandovi più volte nel corso degli anni, si può essere sicuri di fare sempre qualche nuova interessante scoperta.
Ci sono scrittori che devono la loro grande popolarità al fatto di essere dotati di una mediocrità tale da essere in perfetta sintonia con quella dei loro numerosissimi lettori.
Ci sono sistemi filosofici, come ideologie, che somigliano molto a deliri: assolutamente rigorosi e coerenti in sé stessi, ma con legami assai deboli con la realtà.
Ci sono stupidi capaci di destare meraviglie di cui sono altrettanto capaci solamente i geni.
Ci sono truffe così evidenti e così mal architettate, che nel momento stesso in cui vengono sventate andrebbero subito denunciati coloro che ci sono caduti dentro.
Ci vorrebbe davvero l’infinita pazienza di un dio già soltanto per adattarsi a tutte le immagini che l’umano, nel corso dei millenni, si è fatto della divinità.
Ci vuole davvero una gran fede per nascondersi grossi dubbi.
Ci vuole del coraggio a vivere sapendosi vigliacchi.
Cinismo è dare alle cose il disprezzo che meritano.
Ciò che alcuni dicono con un solo aforisma, altri non riuscirebbero a dirlo neppure con un intero libro, fosse pure un libro di aforismi.
Ciò che ci manca ce lo portiamo sempre appresso.
Ciò che conta in politica sono le parole, non i fatti. Anzi, in nessun altro campo come in quello della politica le parole sono fatti.
Ciò che più di ogni altra cosa rende stupidi gli umani è il fatto di essere dotati di ragione.
Ciò che rende alcuni uomini così fedeli alla propria donna è un’assoluta incapacità di trovarne un’altra.
Ciò che si apprende meglio è ciò che già si sa, ma che non si sapeva ancora di sapere prima di apprenderlo.
Ciò che vi è in noi di irrazionale è spesso più ragionevole della ragione stessa.
Coloro che scrivono in maniera affettata, pretenziosa e alquanto oscura, più per un desiderio smodato di apparire che per una reale esigenza di comunicare, possiedono comunque seppure in negativo una straordinaria capacità: quella di dire tanto senza dire niente, e senza, peraltro, che ciò possa essere facilmente notato. Ma non solo: a meno che non si voglia considerare già lo scrivere in maniera astrusa una confutazione, ci si accorge che questa è resa pressoché impossibile proprio dal fatto che non c’è nulla da confutare.
Coltiviamo il nostro piccolo orto non solo per la speranza di poterne ricavare dei frutti un domani, ma soprattutto per il piacere che tale cura e tale speranza ci procurano oggi.
Colui il quale si rivolse per la prima volta alle folle sostenendo di parlare non a nome proprio, ma per autorità divina, può considerarsi il primo di una lunga serie d’impostori che, dall’antichità a oggi, hanno legittimato soprusi e massacri “in nome di Dio”.
Com'è potuto accadere che un qualunque ministro in origine un dipendente, un sottoposto che assisteva un suo superiore, da umile servitore dello Stato sia giunto e in Italia forse piú che altrove, a considerarsene un privilegiatissimo padrone?
Come perdente non aveva rivali.
Come sa bene chi ne ha fatto esperienza, le pene piú dure da sopportare sono quelle che si provano all’altezza del cuore proprio lí dove si tiene il portafoglio.
Come si spiega il successo di tanti cattivi scrittori? Semplice, con l’esistenza di una moltitudine di cattivi lettori.
Consolazione per malinconici: le persone serene non conoscono la grande felicità.
Contrariamente a quanto afferma Nietzsche, non credo che lo stare seduti influenzi negativamente il flusso dei propri pensieri, sempre che, ovviamente, non si dia il caso di uno che sia solito riflettere con il sedere.
Conviene rassegnarsi, e continuare a sperare.
Corrompere i propri figli con un’educazione di stampo religioso, o lasciare con noncuranza che siano altri a farlo, dovrebbero essere considerate cose indegne per un genitore.
Cos'è la verità? Si potrebbe rispondere a questa millenaria domanda affermando, semplicemente, che la verità è una fede che gli umani adottano per occultarsi il vero.
Cos'è un bambino? Come direbbe Samuel Butler: nient’altro che il modo per un genitore di fare un altro genitore.
Cosa sono tutti quei sistemi metafisici sparsi per la storia della filosofia se non grandi castelli con fondamenta ben scavate tra le nuvole?
Crearsi un dio a propria immagine e somiglianza sottende una tale presunzione che se tutti gli altri animali della terra sapessero di questa enormità, farebbero dell’umano il loro zimbello. Se alla nostra specie è risparmiata una gran quantità di vergogna, è solo grazie alla mancanza di testimoni “non-umani”.
Creatività: una puttana d’alto bordo che si concede solo quando lo decide lei.
Credere nella propria immortalità, ancor prima che un’illusione, è un chiaro segno d’immodestia.
Credono di avere delle opinioni, in realtà le hanno soltanto in prestito.
Da ciò che ieri era la tua speranza, oggi nasce la tua disperazione.
Da giovani si aspira al grande amore, a una certa età ci si accontenta di una donna.
Da incidere all’ingresso di ogni cimitero: Ecce homo.
Dal rammarico di dover morire senza aver mai vissuto, si guarisce solo morendo.
Dalla fermezza con la quale si pretende l’assoluto rispetto per la propria fede, se ne può dedurre il grado di fragilità.
Dalla prigione di essere sempre sé stessi per tutta la vita, se ne esce soltanto con la pazzia o con la morte.
Dall’amore all’odio non c’è che un passo.
Dare il voto a un candidato politico di cui non è difficile intuire le mediocri capacità e la scarsa vocazione all’arte del governo, significa essere ingenui. Ma votare una seconda volta e magari anche una terza e una quarta quello stesso politico che ha mantenuto tutte le cattive promesse e mostrato di badare ai propri interessi e a quelli dei suoi compari piú che al bene pubblico, significa esserne complici.
Dare valore alla castità significa sopravvalutare in maniera abnorme l’importanza del sesso.
Date agli umani una fede, qualunque essa sia per un dio o per un santo, per un ideale o per un partito politico, per un leader o per una squadra di calcio, e li vedrete accucciarsi quieti e soddisfatti come cani cui è stato appena gettato un osso.
Date e vi sarà chiesto.
Datemi un libro e sopporterò il mondo.
Decise di fare della propria vita un’opera d’arte, ma si dimostrò pessimo artista.
Degli uomini mi vendico io, delle donne lascio che se ne occupi il tempo.
Dei santi più che la Chiesa, dovrebbe occuparsene la psichiatria.
Del piacere di dormire si può godere soltanto da svegli.
Della maggior parte delle donne ci si può fidare a occhi chiusi, e soltanto a occhi chiusi.
Di lui si diceva fosse un tipo malincronico.
Di quanti errori, di quanti travisamenti e sviste, di quanta ignoranza, di quanta non verità si ha bisogno per poter costruire le proprie verità.
Di rado è solo chi ama leggere.
Di solito gli umani si rendono amabili soltanto dopo morti.
Di solito è con le persone cui teniamo di più che siamo capaci di dare il peggio di noi stessi.
Dice di seguire la moda, ma evidentemente fatica a raggiungerla.
Diciamolo pure, non siamo noi ad essere pessimisti, è questo mondo che è pessimo.
Dicono che un dio o chi per lui, abbia sacrificato la propria vita per la salvezza dell’umanità; a me risulta, invece, che parecchie vite umane siano state sacrificate per la salvezza di questo dio.
Dietro la risolutezza con la quale si fugge la solitudine si nasconde, forse, l’orrore di diventare cosa tra le cose.
Dietro un successo immeritato c’è sempre un pubblico che non merita di meglio.
Dietro un uomo di successo non c’è mai una sola donna ma, spesso, una donna sola.
Dietro un’apparente cattiveria può nascondersi, a volte, una persona davvero malvagia.
Dilettante in tutto e, peggio ancora, senza trarne alcun diletto.
Dimostra di possedere saldezza d’animo non chi è capace di sorreggere e confortare gli altri, ma chi, nei momenti più difficili, è capace di sorreggere e confortare sé stesso.
Dio avrà pure i suoi difetti, ma gli rimane comunque l’incomparabile pregio di non esistere.
Dio costituisce un punto di riferimento per milioni di persone; il che non è poco per un essere che neppure esiste.
Dio creò la donna perché probabilmente non si fidava abbastanza della malizia del serpente.
Dio è la stampella dei paralitici dello spirito.
Dio è reso immortale dalla sua inesistenza; fosse esistito, lo avremmo già fatto fuori da un pezzo.
Dio è talmente poco interessato all’umanità, da lasciarle persino credere di esistere.
Dio è un ansiolitico. Questo spiega il suo successo.
Dio è un ciucciotto in bocca a un adulto.
Dio: un velo pietoso steso sul nulla.
Disilluso: chi si illude di non farsi più illusioni.
Distrarsi dalla vita vivendola.
Dopo aver sognato una dura realtà, il massimo sarebbe tuffarsi in una realtà da sogno.
Dopo secoli di filosofia e di elucubrazioni religiose, un bel culo, in fin dei conti, rimane ancora la risposta piú convincente all’eterna domanda sul senso della vita.
Dormire è anche un poter prendere riposo dalla continua presenza di sé stessi.
Dubito di chi mi parla di amore per il prossimo come di chi mi dice di disprezzare sé stesso.
E se anche noi facessimo parte della gran massa di persone che pensano di distinguersi dalla massa?
E se il responsabile mostra di essere un irresponsabile?
E se l’umanità fosse per dio soltanto un’invenzione che gli è sfuggita di mano?
Era così brutto da non poter sperare neppure in un bacio della fortuna.
Era serio nel gioco, ed era come se giocasse nelle cose serie.
Esiste anche una nostalgia precoce, che deriva dal proiettarsi con l’immaginazione in un tempo futuro per osservare il proprio presente come un lontano passato.
Esiste soltanto un amore eterno, ed è quello che ognuno si porta dentro come bisogno.
Esiste soltanto un tipo di suicidio che può essere definito vile, ed è quello che non si è mai avuto il coraggio di commettere pur avendoci pensato tutta una vita.
Esiste un segreto per vivere felici, ma questo rimane, appunto, un segreto.
Esistere è la cosa peggiore che possa capitare a un vivente.
Essere amati da chi si ama è una gran fortuna; essere amati da chi non si ama, una seccatura; non essere amati da chi si ama, una sventura; non amare e non essere amati, una condizione a rischio.
Essere pieni di contraddizioni può essere sintomo di una natura complessa, ma il più delle volte è il frutto di una mente confusa.
Essere soli con la soddisfazione di esserlo, significa splendere di luce propria.
Faceva il ladro, ma solo all’occasione.
Farsi notare con la propria assenza e ascoltare col proprio silenzio, sono due piccoli capolavori della vanità.
Felice è chi possiede un sogno che gli consenta ancora di illudersi.
Filosofo è chi va in cerca di soluzioni là dove altri non ci vedono neppure dei problemi.
Finché c'è vita non c'è speranza.
Finita la scuola “dell’obbligo”, i giovani sono finalmente liberi di scegliere tra la prigionia dell’università e la schiavitú del lavoro. Davvero una gran bella prospettiva.
Fu un artista sfortunato: la donna di cui era follemente innamorato lo corrispose.
Gente pia che fa dell’umiltà la propria presunzione.
Gesù di Nazaret non è morto per salvare l’umanità come ancora credono i chierichetti ma per qualcosa di un po’ piú onorevole: le proprie idee.
Già per come si viene al mondo, il tutto è un po’ sospetto.
Gli amici veri sono quelli che rimangono tali anche dopo averci dimostrato più volte di non esserlo.
Gli atei sono tutti dei rozzi materialisti, incapaci di concepire l’inimmaginabile come di credere all’inverosimile.
Gli esseri umani hanno bisogno gli uni degli altri, se non altro per avere qualcuno da odiare.
Gli incubi peggiori sono quelli che si fanno da svegli.
Gli stupidi, ovviamente, son sempre gli altri.
Gli unici politici che fanno ben sperare per il futuro, sono quelli in età avanzata, molto avanzata.
Ho grande rispetto per gli animali, tranne che per le zanzare e per certi bipedi presuntuosi.
Ho un sogno in un cassetto di cui ho perso la chiave.
I capaci e i ricchi di talento sono i molestatori della pubblica mediocrità.
I cattolici si dividono in due categorie: quelli che non lo sono e quelli che pensano di esserlo.
I conflitti interiori più insanabili non nascono dalla contrapposizione tra cuore e cervello, ma dal contrasto del cuore con sé stesso.
I credenti sono troppo interessati ai benefici che possono trarre dalla loro fede per essere credibili.
I gatti, come le donne, si mostrano fedeli giusto per il tempo in cui si ritengono soddisfatti.
I libri buoni, dopotutto, non mancano; ciò che scarseggia sono i buoni lettori.
I libri migliori sono quelli che ci consentono di leggere ciò che sta scritto in noi stessi.
I mendicanti sono dei provocatori capaci di mettere alla prova il nostro presunto altruismo; fare loro l’elemosina significa accettarne la provocazione e, al contempo, vendicarsene con l’offerta di qualche spicciolo.
I miracoli sono la prova più evidente dell’esistenza della mirabolante credulità umana.
I peggiori guai per l’umanità non provengono da malvagi misantropi senza scrupoli, ma da coloro che la amano e che intendono guidarla o migliorarla.
I peggiori tiranni e i piú grandi criminali che abbiano mai messo piede su questa terra da Hitler a Stalin, da Torquemada a Pol Pot, da Manson a Chikatilo, e via dicendo, l’elenco sarebbe davvero troppo lungo, non sono che semplici dilettanti di fronte alla madre di ogni crudeltà e spietatezza: la vita stessa.
I pensieri migliori sono quelli che si staccano da soli dalla mente come frutti maturi dall’albero.
I pensieri poco o per nulla ordinari sono prerogativa del genio, del folle e del bambino.
I più poveri tra i ricchi sono quelli che considerano la ricchezza un fine e non un mezzo.
I più sensibili e i più vulnerabili alla vanità altrui sono proprio i più vanitosi.
I santi, in genere, sono dei fanatici che non hanno saputo resistere alle tentazioni dell’ascetismo.
I soldi non fanno la felicità, la comprano.
Il buon giorno si vede dalla sera.
Il cattolicesimo è una grande forza universale che attraversa i secoli; caratteristica, questa, che lo avvicina molto alla stupidità.
Il commercio è l’anima della pubblicità.
Il credente è un pover’uomo cui necessita di mendicare al cielo ciò che non possiede minimamente in sé.
Il cretino ha le sue ragioni che l’assennato non conosce.
Il denaro non conterà molto, ma molto denaro conta.
Il fantasticare è un’evasione dal duro carcere della realtà. Naturalmente la latitanza è breve.
Il fascino di certe donne sta tutto nel non conoscerle.
Il futuro ha un grande difetto: quello di diventare invariabilmente presente.
Il futuro è il cassetto dei nostri sogni.
Il gatto dà l’idea di fingersi un animale domestico per trarre vantaggio da questa comoda posizione; ma il suo atteggiamento sornione tradisce spesso tutta la diffidenza della tigre nei confronti dell’umano, e se avesse le sue stesse dimensioni, probabilmente, all’occasione, non esiterebbe ad azzannarlo.
Il grande amore non si trova, capita.
Il grande amore non è dato dalla lunga durata nel tempo, ma dall’intensità del momento.
Il grande privilegio di essere nati si sconta, giorno dopo giorno, col resto della propria vita.
Il grande vantaggio di internet non sta, propriamente, nella possibilità d’interagire con il resto del mondo, ma nel poterlo fare tenendosene comunque a debita distanza.
Il lavoro logora chi non ce l’ha.
Il luogo comune è un posto affollato come un mercato, dove le idee si trovano scontate.
Il maggior merito che può essere attribuito a certi filosofi è quello di aver sostituito alcuni vecchi errori con errori più moderni.
Il matrimonio sarebbe una soluzione perfetta se il sesso alla lunga non diventasse scialbo e la compagnia non di rado cattiva.
Il modo più sicuro di sfuggire alla solitudine è quello di farsela amica.
Il mondo come tu lo vedi è specchio fedele del tuo mondo interiore. In tutto ciò che ti circonda non vedrai altro che te stesso.
Il mondo sarebbe diverso se i bambini nascessero ridendo.
Il mondo è davvero un bel posto se sei un minerale.
Il mondo è pieno di giovani talenti, almeno tanti quante sono le madri che sarebbero pronte a testimoniarlo.
Il nostro dovrebbe essere una sorta di lavoro da ostriche: fare di ogni dolore una perla.
Il nostro rapporto con la felicità è simile a quello di due conoscenti che, non amando frequentare gli stessi posti, raramente hanno l’opportunità d’incontrarsi.
Il perdono era la sua singolare vendetta.
Il periodico rimescolamento della solita melma con del liquame fresco lo chiamano, per obbligo di convenienza, “votare”; e a tale pratica ogni buon cittadino si dedica tutte le volte con una patetica illusorietà da alchimista, convinto com’è di riuscire a ricavare da quest’immonda fanghiglia acque pure e cristalline.
Il pessimismo può essere sintomo di debolezza, l’ottimismo di mediocrità e piattezza intellettuale.
Il più delle volte, tradire significa semplicemente ripagare con la stessa moneta il proprio partner o, nel migliore dei casi, giocare d’anticipo.
Il più grosso rischio cui si può andare incontro a questo mondo è quello di nascere.
Il piú originale ed elettrizzante dei libri gialli sarebbe quello in cui la vittima, alla fine, fosse l’autore stesso. Ancora nessuno, a quanto pare, ha avuto il coraggio di scriverlo.
Il politico, per definizione, non conosce vergogna; la conoscesse, non farebbe il politico.
Il popolo ebraico rappresenta l’unico caso in cui l’eletto abbia seri motivi di lamentarsi del proprio elettore.
Il posto più tranquillo che ognuno può mai sperare di trovare su questa terra è, e lo sarà sempre, la propria tomba.
Il primo dovere di ogni paziente è di mettere a suo agio il proprio medico.
Il principale difetto degli inesperti: l’entusiasmo.
Il principale vantaggio della diffusione del libro elettronico sarà quello di liberarci, finalmente, dalla piaga dei libri stampati con caratteri minuscoli, esecrabile vizio editoriale contro il quale neppure gli autorevoli richiami di un Leopardi, di uno Schopenhauer o di un Kundera avevano mai potuto qualcosa. Sia benedetta la tecnologia.
Il problema dell’incomprensibilità di tanta poesia contemporanea non si pone nemmeno, visto che nessuno la legge.
Il punto fondamentale non è se Dio esista o meno, perché per noi non soltanto Dio non esiste, ma nemmeno vogliamo esista, e seppure esistesse sapremmo soltanto disprezzarlo.
Il raggiungimento della serenità presuppone un’assoluta consapevolezza circa l’impossibilità di raggiungerla.
Il sesso non è poi così importante, quando lo si è appena fatto.
Il suicida è uno che ha colto la morte di sorpresa.
Il suicidio ha un solo difetto: quello di attribuire alla vita un’importanza che non merita.
Il suo unico lusso era quello di rinunciare di tanto in tanto a cose che avrebbe potuto benissimo permettersi.
Il tempo libero è quel lasso di tempo in cui la maggior parte della gente si sente costretta a fare qualcosa.
Il timore e l’ignoranza hanno generato la religione, il bisogno e la sofferenza la tengono in vita.
Il voler andare sempre in fondo alle cose non deve farci dimenticare della superficie, la chioma di un albero è importante quanto le sue radici.
Immagino che l’homo sapiens sapiens farebbe sbellicare dalle risa un extraterrestre per quanto gli apparirebbe stupido.
In arte l’unica regola è che non ci sono regole. Ma anche questa è spesso trasgredita.
In cambio di denaro, tu puoi offrire e altri possono richiedere le tue proprietà, le tue creazioni, le tue conoscenze, la tua intelligenza, la tua forza, il tuo coraggio, la tua fantasia, la tua abilità tutto, ma non puoi offrire o richiedere, e questo in molti paesi del mondo, una prestazione sessuale. Puoi farlo gratis sempre che tu non arrechi danno o oltraggio ad altri con chiunque, ovunque e nel modo che piú ti aggrada ma, legalmente, mai a pagamento. Leggi cosí ottuse puzzano di moralismo lontano un miglio, e spesso di moralismo religioso.
In certi casi né le parole né il silenzio possono servire a qualcosa, e non è vero saggio chi non ha mai avuto il coraggio in tutta la sua vita di rispondere con un pugno in faccia a chi se lo meritava.
In certi momenti ci si lascia volontariamente cadere per vedere se c’è ancora qualcuno disposto a sorreggerci.
In fatto di donne, la miglior conquista è saper stare soli.
In fin dei conti, si può definire felice chi ha la fortuna di avere soltanto motivi banali per non esserlo.
In fondo, ciò che cerchiamo in un libro è un compagno o una guida, un amico sincero o un buon maestro.
In linea generale, si può dire che alcuni possiedono per natura una certa tranquillità d’animo che li accompagna per tutta la vita; che altri una tale tranquillità riescono a conquistarsela soltanto dopo lunghi anni di lotta interiore, e non sempre saldamente; che altri ancora, infine, non la raggiungono praticamente mai.
In mezzo a tanta confusione e tra mille incertezze, qualche ovvietà ogni tanto diventa non soltanto utile, ma persino necessaria.
In nessuna cosa siamo così tolleranti come in ciò verso cui siamo indifferenti.
In ogni sistema filosofico è insito un grave e ineliminabile difetto: quello di essere, per l’appunto, un “sistema”.
In poco meno di un secolo, la società italiana è passata dal farsesco dramma fascista, alla maleodorante clerico-ipocrisia democristiana, per finire nel carnevalesco baraccone di cartapesta berlusconiano; il tutto, strettamente annodato dall’inestricabile filo del malaffare e dell’intrallazzo. Se la classe politica è davvero lo specchio della società che essa rappresenta, soltanto un imbecille o un farabutto, oggi, può sentirsi orgoglioso di essere italiano.
In politica, l’unica cosa davvero pulita è tenersene fuori, e un politico onesto è un politico che non è stato ancora beccato, o un semplice principiante.
In questa vita, per quanto dannata, ci si può imbattere in spettacoli di rara bellezza capaci di far tornare il buonumore anche al piú cupo dei pessimisti. Si pensi a un inguaribile ottimista steso in una bara, per esempio.
In questa «fogna dell’universo» cosí come qualcuno ha definito la Terra, non possono che sentirsi del tutto a proprio agio soltanto gli stronzi; e mentre questi, spinti dalla corrente, avanzano soddisfatti, gli altri i fessi affondano come sassi.
In un’epoca rumorosa come la nostra, il non poter chiudere le orecchie così come ci è possibile chiudere gli occhi, diventa un non trascurabile difetto.
Inganno dell’apparenza: i libri più lunghi non sono quelli col maggior numero di pagine, ma quelli più noiosi.
Innamoramento: rimbecillimento acuto fortunatamente temporaneo causato da una forma parossistica di attrazione sessuale, rivolta in maniera esclusiva verso un particolare individuo, che colpisce prevalentemente gli adolescenti fra i tredici e i sessantasette anni d’età.
Io sono colui che sono; difficile essere modesti quando si è dio.
L'adolescenza, vista da fuori, è un’età ridicola.
L'amicizia come una piccola oasi. L'amore come un grande miraggio.
L'amore può superare qualunque ostacolo, ma non quello che ne segna la fine.
L'amore è l’appagamento reciproco di un’illusione.
L'amore è un calcio nel culo alla solitudine e una pacca sulle spalle del tempo.
L'anima è un travisamento del corpo.
L'ansioso, in fondo, è uno capace di fare della vita più banale una vita ricca di suspense.
L'anticonformista risoluto è il più ridicolo dei conformisti.
L'arte di scrivere sta nel saper coniugare l’ottimismo del temperamatite col pessimismo della gomma per cancellare.
L'arte di vivere, in pratica, è l’arte di crearsi le occasioni giuste e di saperle sfruttare.
L'attesa è la sede dell’ansia.
L'autostima di molti si regge su un’istintiva capacità di dissimulazione dinanzi a sé stessi, sul saper ben mentire a sé stessi.
L'effetto più evidente esercitato dall’umanità sulla Terra nel corso della sua storia, e che perdurerà per qualche tempo ancora dopo la sua provvidenziale estinzione, è sicuramente quello di averla resa più brutta e invivibile.
L'enorme e ridicola presunzione di quelli che parlano come fossero ispirati da dio, e che sanno ciò che questo dio vuole e non vuole.
L'esercizio della spontaneità richiede una dose non indifferente di autocontrollo.
L'esperienza non serve a nulla se non si ha la capacità di apprendere da essa.
L'essenza di dio sta tutta nella sua assenza.
L'etologia ci insegna che la femmina della specie umana non è soltanto l’unica preda di tutto il regno animale che non disdegni d’essere cacciata dall’uomo, ma anche l’unica la cui sfrontatezza arrivi al punto da provocare il cacciatore.
L'ignoranza che si tramanda di generazione in generazione fa parte della cultura di un popolo.
L'illusione è una speranza senza compromessi.
L'illusione è una speranza vista da vicino.
L'imitazione è un omaggio che la mediocrità rende al talento.
L'importante è partecipare solo per i perdenti.
L'incertezza del domani è l’unica certezza dell’oggi.
L'inferno non esiste, ma questo mondo gli si avvicina abbastanza.
L'infinito non è che una parola.
L'innamoramento è l’unica forma di pazzia da cui si può star certi di guarire.
L'intelligenza non sta soltanto nella capacità di risolvere problemi, ma anche nella capacità di individuarli, il che implica, tra l’altro, la capacità di distinguere i veri dai falsi problemi.
L'invidiabile serenità di alcuni è semplicemente il frutto di una lieve, naturale incoscienza.
L'occhio non vede se il cuore non vuole.
L'ottimista è un buontempone capace di prendere la vita per come vorrebbe che fosse e mai per come essa è.
L'ozio nobilita l’uomo.
L'ozio è il padre degli sfizi.
L'umanità è l’unica calamità naturale capace di minacciare sé stessa.
L'umano non è assolutamente un animale malvagio, lo dimostra il fatto che tutte le atrocità che commette sono sempre a fin di bene.
L'umano è l’essere piú incontentabile di questo mondo; l’unico capace di essere scontento anche quando è felice.
L'umano è, tra gli animali, quello in cui l’istinto è annacquato dalla ragione.
L'umano, questo strano animale vestito.
L'unica certezza per chi vive di speranza è un insoddisfacente presente.
L'unica cosa sensata del matrimonio è il divorzio.
L'unica forma di creatività di cui è capace la maggior parte della gente è quella che tiene ben concentrata all’interno dei propri genitali.
L'unico modo possibile per la scienza di stabilire un rapporto serio con la fede, è quello di studiarla.
L'unico vero peccato a questo mondo è credere che il peccato esista.
La bellezza in una donna non è tutto, ma è l’indispensabile.
La bellezza non salverà il mondo, perché per il mondo non c’è salvezza; ma è certo che dalla bellezza qualcuno è stato salvato da una vita di completa solitudine e disperazione, qualcun altro vi è stato scaraventato senza pietà.
La biblioteca che probabilmente ogni bibliofilo e, in genere, ogni persona colta hanno sognato almeno una volta nella vita di visitare, è la biblioteca virtuale dei libri perduti, quella biblioteca, cioè, fatta con i testi che sono andati distrutti a causa dell’incuria o della stoltezza umana, e di cui ci è rimasto soltanto un titolo, qualche frammento o niente del tutto.
La buona riuscita di certi matrimoni si basa su di un sano tradimento coniugale.
La coppia meglio assortita è forse quella tra due single che desiderano rimanere tali.
La cosa migliore della vita è che non dura in eterno.
La cravatta è morta. E noi l’abbiamo uccisa.
La donna è condannata ad essere bella, l’uomo a non poter fare a meno della bellezza della donna.
La donna è per l’uomo il termine di paragone rispetto a tutte le sue altre passioni, eventualmente anche rispetto a un’altra donna.
La donna è un demone che accompagna l’uomo all’inferno facendolo passare per il paradiso.
La fede è il tappo della ragione.
La felicità come si dice giustamente, è fatta di tante piccole cose, la piú importante delle quali è avere un piccolo cervello.
La felicità può essere grande; il dolore profondo.
La felicità è fatta di attimi mancati.
La felicità è là dove sappiamo che c’è stata o dove pensiamo di trovarla; sempre e comunque altrove.
La fortuna bussò finalmente alla sua porta, ma lui, come al solito, era corso fuori a cercarla.
La legge è uguale per tutti, ma è sempre meglio procurarsi un buon avvocato come sa bene soprattutto chi non può permettersene uno.
La lettura senza la scrittura è sterile, la scrittura senza la lettura è orfana.
La libertà di stampa è quella conquista tipica delle società democratiche, che consente a qualunque idiota di pubblicare le proprie idee.
La madre di tutti gli equivoci è pensare che questo mondo sia fatto per viverci.
La maggior parte della gente non è che un ripiego del proprio ideale, il surrogato di ciò che avrebbe voluto essere.
La maggior parte delle volte in cui qualcuno si trova pienamente d’accordo con te, o ha capito male o ha capito del tutto a modo suo, che poi è lo stesso.
La maschera che indossi rivela ciò che sei.
La meditazione è un vizio.
La merda è dissacrante.
La metafisica sta alla filosofia come l’astrologia all’astronomia.
La metodicità e la mancanza di scrupoli con le quali l’umano sfrutta e maltratta gli altri animali per il soddisfacimento dei propri bisogni, se non per il proprio piacere e la propria gola, fanno dell’homo sapiens il parassita piú efficiente, organizzato e spietato che esista in natura.
La modestia in alcuni è, per l’appunto, modestia, cioè mediocrità; in altri timidezza; in altri ancora proprio il suo contrario: immodestia.
La monogamia è una perversione ormai sempre più rara.
La morte delle persone che ci stanno accanto ci riguarda più della nostra.
La morte è la meritata fine riservata a tutti coloro i quali hanno avuto la presunzione di nascere.
La morte, in fin dei conti, rimane ancora la soluzione migliore escogitata dalla natura alla vita.
La noia in letteratura e l’incomprensibilità in filosofia, sembra siano i principali criteri adottati per stabilire il valore di scrittori e filosofi.
La noia è uno stato di lucidità momentanea l’unico alla nostra portata.
La nostra donna ideale è quella che non starebbe con noi neanche per idea.
La paura muove il mondo non meno di quanto faccia il desiderio.
La pazienza è la virtù dei morti.
La peggior disgrazia per un genio non è uscire fuori di senno com’è capitato a Nietzsche, ma perdere il genio e mantenere il senno.
La personalità è la manifestazione del proprio aspetto interiore.
La pigrizia è un lusso.
La presunzione di alcuni di aspirare ad una vita eterna dovrebbe già bastare a renderli indegni di essa. Certo è, comunque, che basta a renderli indegni di questa vita.
La prima regola da seguire per evitare di scrivere un libro noioso, è quella di non scriverlo affatto.
La profondità dell’uomo è nulla in confronto alla vasta superficialità della donna.
La psiche è una finzione... pardon! una funzione.
La psicologia è una disciplina troppo delicata per lasciarla agli psicologi. E in effetti, prima d’oggi, nessuno aveva mai pensato di lasciargliela.
La rassegnazione è la vittoria del vinto.
La ricerca spasmodica dell’originalità è tipica di chi non ne possiede affatto; chi è originale non ha bisogno di esserlo.
La saggezza è l’aspirazione dei vigliacchi.
La sincerità è quella cattiva abitudine che nasce dalla buona educazione.
La solitudine, oggi, è un cellulare che non squilla mai.
La spensieratezza non si addice al filosofo.
La storia della filosofia, in fondo, non è che la storia dei limiti del pensiero umano.
La stupidità a volte può essere davvero riposante; e non mi riferisco solo a quella altrui.
La stupidità alligna ovunque, specie tra le persone intelligenti.
La stupidità è come il culo: di solito, si nota solo quella degli altri.
La stupidità, a volte, può anche essere scusata; del resto, chi può dire di esserne del tutto immune? Ma quando si trova stampata sulle pagine di un libro, assume tutti i contorni di una profanazione, e allora diventa imperdonabile.
La terrificante gioia del naufrago nel momento in cui, dopo essere stato lungamente in balia del mare in tempesta e più volte sul punto di essere travolto e sommerso dalle onde, raggiunta la riva, da qui si volta indietro.
La tolleranza è la sorella minore dell’intolleranza.
La vanità è come l’idiozia: non ha limiti.
La vera grandezza non sta nell’accettazione dell’"eterno ritorno dell’uguale", cosa che, per la maggior parte della gente, sarebbe piú un dono che una condanna, ma, semmai, nell’accettazione dell’eterno addio, cioè del fatto che ogni singolo istante della nostra vita come la nostra intera esistenza è destinato a svanire per sempre senza alcuna possibilità di ripetersi.
La vita non è facile per nessuno, e voler essere l’eccezione è il modo migliore per rendersela impossibile.
La vita non è fatta per essere goduta, tutt’al più per essere sbrigata, nel migliore dei casi vissuta; nient’altro.
La vita è la morte del depresso.
La vita è un lampo tra l’oscurità del nulla e quella della bara.
La vita è un viaggio che il credente vorrebbe non finisse mai.
La vita è un viaggio non voluto al quale manca pure la speranza e la dolcezza del ritorno.
La vita è una trappola cui è possibile sfuggire gettandovisi dentro.
La vita è uno stato permanente di sopportazione: sopportazione del mondo, degli altri, di sé stessi; e quando viene meno la nostra capacità di sopportare, impazziamo o, piú comunemente, moriamo.
La vita, col sogno, ci disturba anche mentre dormiamo.
Laddove accadono enormi disastri naturali, con spargimento gratuito di sangue e sofferenza, Dio si rivela inconfondibilmente in tutta la sua solida inesistenza.
Laddove c’è un gregge, c’è sempre un pastore nei paraggi.
Laddove si dà ancora ascolto alla parola del prete, il meno che si possa dire è che ci si meritano le prediche di un prete.
Le chiese continueranno a prosperare fin quando al mondo ci saranno abbastanza pecore d’avere ancora bisogno d’un pastore.
Le cose andranno male fin quando ai bambini non sarà concesso di scegliere i propri genitori.
Le cose nel mondo continueranno ad andar male, malissimo, fin quando ci sarà sempre uno smidollato pronto a sparare, sgozzare, torturare, decapitare, bombardare, corrompere, rubare, manganellare, incendiare, vivisezionare, impalare, impiccare, ecc., per obbedire a un ordine per dovere.
Le disgrazie altrui sono il breve conforto degli infelici.
Le migliaia di giovani che affollano gli annuali raduni a essi dedicati dalla chiesa cattolica, fanno ben sperare per il futuro gli accorti pastori cristiani: per qualche generazione ancora, un bel po’ di lana da tosare è assicurato.
Le patetiche arrampicate sugli specchi compiute nel corso dei secoli dai teologi nel campo della teodicea, derivano dal fatto che essi hanno sempre trovato molto piú semplice oltre che piú conveniente, tentare di conciliare l’esistenza di un dio “buono e giusto” con la presenza del male nel mondo, piuttosto che provare a conciliare la loro stessa esistenza con l’assenza di un dio.
Le persone taciturne andrebbero distinte da quelle loquaci non tanto dal fatto di parlare meno, quanto dal fatto di trovare assai più agevole parlare con sé stesse piuttosto che con gli altri.
Le religioni hanno sempre una domanda alle loro risposte.
Le teste vuote, ciò è ormai acclarato, sono quelle che fanno piú rumore.
Leggere è un modo particolarmente elegante di tenersi lontano dagli altri.
Lo Stato sono gli altri.
Lo sconforto più grande è quello che si prova stando soli con qualcuno accanto.
Lo sconforto è un’indigestione dell’animo.
Lo scrittore di aforismi è uno che sarebbe capace di pubblicare un libro all’anno scrivendo non più di un paio di righe al giorno.
Lo stile è l’anima del talento.
Lo stile è un qualcosa che si ha o non si ha, e ciò che si definisce stile "artificioso" o "ricercato", non è altro che lo stile di chi non ne ha alcuno.
Macché ottimismo e pessimismo! Ciò che conta è l’umore del momento.
Mai come oggi tanta incredulità popolare.
Mai idea fu così improvvida come quella della “divina provvidenza”.
Mai rimandare a domani quello che puoi far fare oggi a qualcun altro.
Mai si ha la sensazione così netta di stare sprecando il proprio tempo, come quando ci si trova a far la fila allo sportello di un ufficio pubblico in attesa del proprio turno. Veri e propri pezzi di vita dati in pasto all’insaziabile mostro della burocrazia statale.
Mai sottovalutare le incapacità altrui.
Mai, nella storia dell’umanità, era accaduto che il progresso ci portasse tanto indietro quanto oggi.
Masturbazione: il sesso a portata di mano.
Meglio essere in balia di uno spietato aguzzino che di una donna, anche se pochi potrebbero accorgersi della differenza.
Meglio essere un perfetto buono a nulla che un mediocre in tutto.
Meglio lasciarsi annegare nel mare nero della malinconia che annaspare tra le onde di una falsa felicità.
Meglio nessuna aspirazione che non esserne all’altezza.
Meglio un momentaneo successo in vita che una fama perenne ma postuma.
Mente, ma in tutta sincerità.
Mentiamo ogni giorno, agli altri o a noi stessi.
Meritocrazia: sistema sociale in cui la distribuzione di riconoscimenti e compensi è commisurata al valore della raccomandazione di ognuno.
Mettere un serpente in Paradiso è da incauti, ma aggiungervi pure una donna è da veri incoscienti.
Mirare alla propria autoirrealizzazione è il modo più sicuro di realizzarsi.
Molto peggio della morte è giungerci soffrendo.
Mori senza aver mai osato osare.
Mostratemi uno che veste sempre in giacca e cravatta, e nove volte su dieci vi mostrerò un uomo privo di personalità.
Nascondere i propri sentimenti è comune quanto rivelare i propri segreti.
Nauseati da un’ultramillenaria beatitudine celeste e non poter farla finita perché beneficiati della vita eterna.
Nel momento in cui i miei pensieri si trasferiscono dalla carta alla mente di un altro, sono ancora quelli che io trasferivo dalla mia mente alla carta?
Nel tanto decantato amore col quale si mettono al mondo dei figli, io ci vedo parecchio egoismo, un po’ d’incoscienza e un pizzico di crudeltà.
Nella vita ci sono molte cose più importanti del sesso, ma vengono tutte dopo.
Nella vita come nel poker, quando la fortuna non gira conviene passare.
Nello stesso momento in cui la sofferenza ci mette a stretto contatto col mondo, ce ne allontana.
Nessun paradiso può durare a lungo se vi convivono un uomo e una donna.
Nessuna causa è degna di tutti i nostri sforzi. Sempre che non si tratti di una partita a calcetto.
Nessuno è veramente solo a questo mondo: ognuno ha il proprio dio, il proprio dolore o il proprio orgoglio a fargli compagnia.
Nichilismo è sentire che al mondo non c’è nulla per cui valga la pena essere pessimisti.
Niente di più comune dell’amore eterno, rari, rarissimi gli amori eterni.
Niente di più difficile a farsi del non fare niente.
Niente di più naturale del pensare. Eppure, quanti sono capaci di un solo pensiero che possa dirsi davvero originale?
Niente di più utile e al contempo di più ingannevole del linguaggio.
Noia: indigestione di tempo.
Non aver compreso a fondo il problema gli ha consentito di risolverlo.
Non bisognerebbe mai escludere dalla propria vita la possibilità di evaderne.
Non c'è compagnia che a lungo andare non diventi cattiva.
Non c'è condizione peggiore di chi non riesce a godersi la vita e ad essere felice, avendo l’intima certezza che la vita può essere goduta e che la felicità è possibile.
Non c'è essere più infelice su questa terra di un misantropo costretto a vivere in un condominio.
Non c'è essere più stupido su questa terra di uno stupido che si crede intelligente.
Non c'è età della vita che possa dirsi felice.
Non c'è fede che richieda maggior coraggio di quella nella possibilità di vivere senza averne alcuna.
Non c'è fede più grande della fede cieca nelle parole.
Non c'è peggior ruolo per un uomo d’essere uno fra i vari amanti dimenticati di una donna.
Non c'è religione che non pecchi di presunzione; ognuna di esse, infatti, dalla piú grande alla più piccola, ritiene e in certi casi si arroga il diritto di essere l’unica vera religione di questo mondo.
Non c'è salvezza per chi vive con l’idea che si debba essere salvati.
Non chiederti oggi cosa farai domani, non fare progetti così a lungo termine.
Non esistono genitori responsabili; quale genitore responsabile, conoscendo il mondo, vi farebbe nascere un figlio?
Non esistono problemi insolubili quando si tratta di problemi altrui.
Non essere pessimista, ma preparati al peggio.
Non gettate le vostre perle ai porci, potrebbero piacergli.
Non gli hai permesso di farti un favore: non te lo perdonerà mai.
Non l'ozio dovrebbe essere un’interruzione peraltro breve, come accade oggi dell’attività lavorativa, ma il lavoro un’interruzione piú breve possibile dell’ozio. Ma questo, si sa, è un ideale difficilmente realizzabile in tutte quelle società dove pochi possono permettersi lunghi periodi d’inattività, e ancor meno sono quelli capaci di goderseli.
Non leggere nulla è sempre meglio che leggere qualunque cosa.
Non ogni pecora smarrita è una pecora che si è persa.
Non pretendere nulla dagli altri, né dalla vita, né da sé stessi; questa è la più grande delle pretese.
Non riesco a immaginare la fine del mondo se non accompagnata da una grande, fragorosa risata riecheggiante per tutto l’universo.
Non saper mentire è un difetto, voler essere sempre sinceri una stupidaggine.
Non si ama mai così tanto come quando ci è impossibile amare.
Non si biasimi sempre il vizio: c’è chi soltanto grazie a esso ha potuto raschiare un po’ di vita dal fondo della propria magra esistenza.
Non si può certo negare che il denaro renda la vita comoda, ma soltanto chi non lo ha può credere che basti a renderla felice.
Non si sa cosa sia il fallimento fin quando senza aver mai combinato nulla di buono nella propria vita, non si giunge a un’età in cui non ci si può più illudere di poter combinare ancora qualcosa.
Non si vive di solo pane, è vero, ma è pur vero che senza soldi non si cantano messe.
Non si è ancora finito di leggere un buon libro se lo si è letto una sola volta.
Non tanto gli anni di vita ognuno dovrebbe contare per sé stesso, quanto i giorni se non i minuti che si sono realmente vissuti.
Non tutto è bene quel che finisce bene.
Non v’è demagogo che possa eguagliare il politico o il prete questi arruffapopoli per eccellenza in quella degradante specialità oratoria che è l’intorto delle masse. E una società che fa affidamento soprattutto su queste due figure è una società perduta.
Non è che l’amore è cieco, è che ci vede più di quanto dovrebbe.
Non è sempre facile essere giovani a vent’anni.
Nulla accade per caso, e che le cose non stiano diversamente lo si deve semplicemente al caso.
Odio il lusso, ma adoro le piccole comodità.
Ogni anziano porta dentro di sé, seminascosto sotto il cumulo degli anni, un giovane incredulo dinanzi alla propria età.
Ogni giorno ha il suo momento fatidico in cui viene messa a dura prova la forza di volontà di ognuno di noi, il momento in cui bisogna dimostrare a sé stessi se si possiede o meno valore, e che soltanto i più incoscienti o i dichiaratamente folli possono affrontare senza troppi tentennamenti: è il momento in cui bisogna alzarsi dal letto.
Ogni grande amore è destinato a perdere col tempo ciò che nel nascere gli infondeva quel non so che di magico e di misterioso: la novità.
Ogni religione che concentra tutte le sue attenzioni sull’essere umano senza mostrare alcun tipo di riguardo verso tutte le altre creature della terra, persino le più insignificanti, non è una religione.
Ognuno ha delle convinzioni cui affibbiare, nel caso, delle ragioni.
Ognuno, sin dalla nascita, si porta dentro la propria morte.
Orgasmo: il piacere della fine che pone fine al piacere.
Ottimista: uno che, non avendo sale nella zucca, lo cerca disperatamente nella vita.
Papi, cardinali, vescovi, arcivescovi: tutta gente casta e chiesa.
Paradosso della stupidità: una persona intelligente può essere anche stupida; uno stupido non sarà mai una persona intelligente.
Per Dio è stato fatale il fatto che agli umani non sia riuscito di crearlo perfetto.
Per andare sempre d’accordo con tutti, basta non averci niente a che fare.
Per avere una visione più completa di tutto ciò che ci circonda e per comprenderne meglio il valore, di tanto in tanto è bene allontanarsene.
Per chi aspira a una grande felicità, ogni piccola gioia è una delusione e ogni delusione un’insopportabile beffa.
Per chi si trova sperduto in un deserto, un miraggio è pur sempre un punto di riferimento.
Per dio è stato fatale il fatto che agli umani non sia riuscito di crearlo perfetto.
Per essere contenti, a volte, basterebbe soltanto credere di esserlo.
Per mantenere il proprio equilibrio è bene che molti non si guardino dentro.
Per molti il successo è qualcosa di irraggiungibile, per alcuni di inevitabile.
Per quanto ci si sforzi di salire in alto, non ci si potrà mai innalzare sopra sé stessi.
Per quanto ne sappiamo, il posto più bello e più orribile di tutto l’universo pare sia proprio qui, sulla terra.
Per quanto ne sappiamo, è chiaro ormai che la probabilità di trovare vita intelligente su qualche altro pianeta è talmente scarsa da essere di poco superiore soltanto a quella di poter trovare vita intelligente qui sulla Terra.
Per quanto possano essere in contrasto fra loro, i politici italiani tranne qualche rara eccezione dinanzi all’autorità ecclesiastica assumono tutti la medesima posizione: in ginocchio.
Per rimanere fedeli a sé stessi, a volte è necessario tradire qualcun altro.
Per rimanere sempre fedeli alla stessa donna, bisogna avere una fantasia smisurata o essere assolutamente privi di ogni attrattiva.
Per trovare piacevole la vita è sufficiente essere dotati di gusti alquanto grossolani. Agli sfortunati dal palato fine, invece, non resta che imparare a convivere con la nausea e fare l’abitudine al disgusto.
Perché non si inceppino, gli ingranaggi della civiltà vanno continuamente unti con l’olio dell’ipocrisia.
Perché svilire la straordinarietà di questo mondo, il suo terribile mistero e la sua crudele bellezza, con idee puerili come quella che lo vorrebbe creato da un dio invisibile e onnipotente?
Perché una donna abbandoni un uomo deve essere proprio sicura. Dell’altro, naturalmente.
Perdonare senza dimenticare è un perdono per gli altri, ma non per sé stessi.
Perfetto, onnipotente, con tutta l’eternità a disposizione, e questo è il risultato!
Permetterci di conciliare il piacere della solitudine con il piacere della buona compagnia è uno dei grandi pregi della lettura.
Personal computer, blog, internet, siti web, social network, videogiochi. La vita “reale”, oggi, non è che il rifugio di tutti coloro i quali sono incapaci di vivere virtualmente.
Piuttosto che impiegare il tempo preferisco dormirlo; da qui la mia profonda invidia per tutti gli animali da letargo.
Più che per i morti, i funerali si celebrano per i vivi.
Più comune di quanto si pensi è amare chi non si ama affatto.
Più dell’apparenza inganna l’evidenza.
Più di un artista deve il proprio talento al fatto di aver avuto dei cattivi genitori.
Più raro di uno che parli con intelligenza, è uno che sappia con intelligenza ascoltare.
Piú di un filosofo è giunto alla strabiliante conclusione che neppure un dio potrebbe trasgredire le leggi fondamentali della logica e della matematica vigenti nel nostro mondo; per cui, anche all’onnipotente, a esempio, non sarebbe dato affermare che 2 + 2 fa 5. Ciò, com’è noto, è privilegio esclusivo della creatura umana.
Poca religiosità conduce a dio; molta, all’ateismo.
Porgere l’altra guancia, quando non è viltà, è prepotenza fatta a sé stessi.
Possedere un grande talento significa innanzitutto avere qualcosa in sé stessi per cui vale la pena vivere.
Potrai ritenerti fortunato se nella tua vita avrai avuto qualche donna decente, non ti sarai ammazzato di lavoro e avrai fatto soltanto qualche seduta dal dentista.
Preoccuparsi di sé stessi non è ancora amare sé stessi.
Prima ancora che per una legittima attenzione alla propria salute, o per un piú o meno astratto amore per gli animali, essere vegetariani significa non volersi rendere neppure lontanamente complici delle ignobili torture a essi inflitte da parte della bestia umana; peraltro, col solo fine di trarne la maggior quantità di prodotto possibile nel minor tempo possibile, e soddisfare, cosí, la sua insaziabile voracità di carne e denaro.
Probabilmente anche alle pazienti orecchie di un dio risulterebbe difficile sopportare il fastidiosissimo stridìo prodotto dalla presuntuosa umiltà del pregare.
Punti di vista: credere che un gatto nero che ci attraversi la strada porti sfortuna è superstizione; credere che una donna “sempre vergine” abbia concepito il “figlio di dio” per opera dello “spirito santo” è fede.
Quale sia la nostra strada lo sapremo soltanto dopo averla percorsa.
Quando arrivò la sua ora, era già morto da un pezzo.
Quando ci si trova dinanzi l’ignoranza se non l’aperta stupidità mista alla presunzione, è il momento di darsela a gambe. E anche in fretta.
Quando c’è la salute c’è sempre qualcos’altro che manca.
Quando sento parlare di “verità”, lo scettico che è in me avverte subito puzza di bruciato e tiene a portata di mano il tubo dell’acqua. Ma quando la parola “Verità” la trovo addirittura stampata con l’iniziale maiuscola, preferisco sorvolare sull’ingenuità o sulla palese ignoranza dell’autore, il quale, evidentemente, non sa che l’unica parola che oggi a prescindere dalle regole grammaticali, può essere scritta impunemente con l’iniziale maiuscola è la parola “Stupidità”.
Quando si metteva a pensare era come uno che andasse a tentoni.
Quando si perde la fede, si comincia ad acquistare la ragione.
Quando si è giovani e inesperti, si crede si possa amare una sola donna per tutta la vita. Quando si è più in là con gli anni e si sono avute diverse donne, si arriva spesso a constatarlo.
Quando si è in pace con sé stessi, si è in pace col proprio principale nemico.
Quando tra due interlocutori uno sbraita, si agita e gesticola in continuazione, mentre l’altro mantiene modi fermi e toni pacati, la ragione starà senz’altro dalla parte di quest’ultimo. Sempre. Anche se non ce l’ha.
Quando un delirio di tipo mistico è largamente condiviso e culturalmente accettato, non si chiama più delirio, ma religione.
Quanto più bello il sogno, tanto più deludente il risveglio.
Quarant’anni è un’età in cui si comincia seriamente a dubitare della propria immortalità.
Quel che chiamiamo “pensare”, il più delle volte non è che un insulso chiacchiericcio con sé stessi.
Quella dell’amore è una prova davvero troppo dura cui sottoporre l’amicizia.
Quello che ci frega è che non siamo capaci di godere di ciò che possediamo con la stessa intensità e durata con la quale siamo capaci di soffrire per ciò di cui sentiamo la mancanza.
Quello di studiare è il modo migliore per accrescere la propria ignoranza.
Rare sono le volte in cui ci capita d’incontrare delle persone davvero ragionevoli; il che accade, di solito, quando troviamo qualcuno che la pensa come noi.
Ricorda: le tue qualità non sono un dono del cielo, ma della Terra.
Ricorda: sia fatta la tua volontà, non quella di un dio.
Rimane ancora un mistero se un burocrate è tale perché lavora in un ufficio o lavora in un ufficio perché è un burocrate.
Rimarremmo sicuramente sorpresi se potessimo sapere quanto bene si parla di noi in nostra assenza.
Ringrazio di cuore chi mi ha generosamente donato la vita, ma un paio di scarpe nuove sarebbe potuto bastare.
Ritenersi privi di contraddizioni significa contraddire sé stessi.
Riuscire a sorridere di tutti i piccoli fastidi e inconvenienti quotidiani sarebbe già l’anticamera della felicità.
Saggezza è non commettere una seconda volta lo stesso errore.
Saggi non si diventa, casomai si nasce.
Sappiamo sempre quando siamo infelici, ma non tutte le volte ci accorgiamo del contrario.
Sarebbe ora che ogni stato del mondo si decidesse, una buona volta, a concedere il diritto di sposarsi anche alle coppie omosessuali. Se non altro, come punizione.
Sarò certamente presente al mio funerale, ma non cercatemi al mio matrimonio.
Scegliere come moglie soltanto una donna che non voglia sposarsi.
Schiavi della sveglia la cui vita è nulla più che il loro lavoro.
Scommettere sulla propria sconfitta è un modo conveniente di assicurarsi la vittoria.
Scrivere col desiderio di essere letti è umano, scrivere con l’intento di piacere al lettore è diabolico.
Se a un certo punto della nostra vita ci capitasse di sognare senza più svegliarci, ci sembrerebbe di vivere una vita assurda, del tutto contraddittoria, a volte triste, a volte gioiosa, altre volte agitata o insignificante, insomma: una vita vera.
Se ancora agli inizi del novecento la religione costituiva un grosso problema per l’ateismo, oggi è l’ateismo a costituire un grosso problema per la religione.
Se da un punto di vista biologico l’umano è affine alla scimmia, da un punto di vista psicologico mi pare lo sia ancora di più alla pecora, con la sua tendenza a stare in gregge e a seguire un pastore.
Se invece di fare sempre la parte degli attori ci esercitassimo in quella pur difficilissima arte di diventare spettatori di noi stessi, potremmo fare di alcuni spiacevoli avvenimenti della nostra vita, piuttosto che dei piccoli drammi, delle piacevoli commedie.
Se la donna è stato il secondo errore di dio, dio è stato il primo errore dell’uomo.
Se la parola religione potesse ancora essere ripulita dal fango che la ricopre ormai da millenni, fango fatto di credenze assurde, dogmi, riti, miracoli, obblighi morali, minacce, punizioni, sangue, eccetera, allora si potrebbe definire profondamente religioso soltanto colui il quale, non credendo a nulla, rimanesse semplicemente sbigottito dinanzi all’universo.
Se la sofferenza rendesse davvero più forti, non pochi su questa terra avrebbero raggiunto l’invincibilità degli dèi.
Se la via giusta è quella additataci dal cristianesimo, preferisco perdermi per vie sbagliate.
Se la vita ti sorride, attento a che non stia preparandoti qualche brutto scherzo.
Se la vita è uno schifo, tanto vale godersela.
Se le belle donne sono spesso considerate senz’anima, probabilmente è perché in quelle brutte nessuno si affanna così tanto a cercarla.
Se l’infedeltà è così diffusa, è perché ogni partner, nel momento stesso in cui diventa tale, va perdendo definitivamente una delle più forti attrattive erotiche esistenti: quella di essere un altro.
Se non esistessero gli scrittori alla moda, quelli, cioè, che pubblicano libri insignificanti di grande successo, che dopo qualche anno nessuno ricorda piú, tanta gente non leggerebbe neppure un libro in vita sua. Il che, detto tra noi, sarebbe anche meglio.
Se non riesci a farti apprezzare nonostante tutto il tuo valore, forse è perché “tutto il tuo valore” non vale molto.
Se non ti manca nulla per essere felice prova ad accontentarti!
Se per i credenti l’ateismo è una mancanza, per gli atei stessi è una conquista o una liberazione, in certi casi una condizione del tutto naturale.
Se proprio devi prestare un libro, regalalo.
Se è così comune l’abitudine di parlar male degli altri, è perché evidentemente ciò aiuta a mantenere una buona opinione di sé stessi.
Se è vero che finché c’è stupidità c’è vita, è altrettanto vero che finché c’è vita ci sarà sempre stupidità.
Se, come dice Freud, la religione è la nevrosi ossessiva universale dell’umanità, il fanatismo religioso è certamente la sua psicosi.
Se, per assurdo, gli umani fossero costretti ad addurre un valido motivo per continuare a respirare, in milioni morirebbero asfissiati all’istante.
Sembra incredibile, ma ancora oggi nel mondo migliaia di animali vengono barbaramente uccisi ogni anno per essere offerti in sacrificio alle più disparate divinità. Fortunatamente gli animali non hanno religione, le bestie, purtroppo, sì.
Sentire di non essere mai compresi veramente: anche questo è solitudine.
Seppure ci fosse un dio, resterebbe tutto ugualmente inspiegato, e seppure spiegabile, ugualmente inutile.
Seppure gli scrittori di aforismi intellettualmente avessero il fiato corto, come afferma qualcuno, sarebbero pur sempre da preferire ai tanti che, intellettualmente, il fiato lo sprecano.
Sfortunati i ricchi, che non possono neppure giustificare la loro infelicità con la mancanza di denaro.
Si ammira soltanto chi, in un modo o nell’altro, è troppo distante da noi per poter essere invidiato.
Si continua tranquillamente a mangiare carne fin quando nel piatto non si vede nient’altro che una bistecca laddove, in realtà, c’è soltanto un pezzo di cadavere.
Si dica ciò che si vuole, ma già soltanto il fatto che degli esseri viventi per sopravvivere debbano uccidersi e divorarsi tra loro, è più che sufficiente a fare di questo mondo un mondo orribile.
Si dice agnostico chi ha sufficiente coraggio per non credere in dio, ma non ancora abbastanza per negarlo.
Si dice intelligente una donna quando ragiona come un uomo.
Si dovrebbe morire soltanto quando lo si desidera e continuare a vivere finché ne vale la pena.
Si dà più piacere agli altri con le proprie sventure che col proprio altruismo.
Si mente sempre per convenienza e si è sinceri per lo stesso identico motivo.
Si nasce tutti un po’ stupidi; alcuni lo rimangono tutta la vita, altri lo diventano ogni giorno di piú.
Si preferisce la cattiva compagnia alla solitudine e qualunque cosa alla compagnia di sé stessi.
Si può essere instancabilmente attivi, zelanti sul lavoro, sempre in cerca di compagnia e distrazioni varie, persino logorroici o grandi divoratori di libri, e tutto pur di non pensare, o, meglio, di non pensarsi.
Si può essere sempre cortesi con tutti per puro e semplice disprezzo.
Si può essere stati in vita appena abbastanza per morire, seppure in tarda età.
Si può essere temerari per eccessiva paura, come la preda quando non ha più via di scampo.
Si spera di morire tardi, ma piuttosto in fretta.
Si trovò al posto giusto nel momento giusto, ma era la persona sbagliata.
Si va in cerca del grande amore come di un complice fidato senza il quale il colpo della vita non può riuscirci.
Si vive la vita o si è vissuti dalla vita?
Si vive nei propri desideri e nei propri sogni più di quanto si viva realmente.
Si è colta in pieno la tragicità della vita quando, gioendo, si è sentita, anche solo per un attimo, l’assurdità della gioia stessa.
Si è cominciato col credere in dio e si è finito col farlo esistere.
Si è schiavi di tutti coloro e di tutto ciò da cui facciamo dipendere la nostra felicità.
Sii sincero, parlami da nemico!
Soggetti dall’Io ipertrofico: egomostri.
Soltanto un essere umano dotato della sensibilità di un pachiderma può sentirsi del tutto a proprio agio in questo mondo.
Sono certamente da disprezzare coloro che possiedono una natura infida, per i quali la menzogna costituisce la regola; quasi da commiserare coloro che soltanto per debolezza non mentono mai; degni di rispetto, invece, coloro che, solitamente veritieri, quando occorre sanno anche mentire, e con coscienza.
Sopporteremmo meglio i nostri guai se ad essi non si aggiungesse pure la preoccupazione del giudizio altrui.
Spesso l’aforisma non è che un piccolo pensiero presuntuoso.
Sposarsi con rito civile può apparire un po’ squallido per quell’impressione di "pratica da sbrigare" cosa che in effetti è che assume il matrimonio in municipio. Ma sposarsi in pompa magna sull’altare di una chiesa, come se si dovesse ricevere la consacrazione direttamente dall’alto dei cieli, è davvero una gran pagliacciata.
Stare al mondo significa stare con i piedi perennemente immersi in un pantano. È inutile, dunque, fare troppo gli schizzinosi: bisogna imparare a camminare nella melma.
Su ciò di cui non si può tacere bisogna parlare.
Su questa terra siamo tutti atei, letteralmente senza dio; l’unica differenza sta nell’esserne consapevoli o meno.
Superstizione: la religione degli altri.
Tante separazioni di cui si ignorano o si fraintendono le cause, sono dovute principalmente ad incompatibilità dei corpi.
Tanto piú si abbassa il sole della ragione, quanto piú si allunga l’ombra della superstizione.
Tapparsi periodicamente in casa è un’ottima soluzione quando, a causa dell’inconveniente di essere ancora vivi, si è impossibilitati a usufruire della benefica tranquillità di una tomba.
Ti ha lasciato per un altro? Abbi pazienza e aspetta: quest’altro ti vendicherà.
Tra i più grandi e irrealizzabili dei desideri c’è quello di voler sopprimere ogni desiderio.
Tra le più grandi debolezze c’è quella di confessare le proprie a qualcuno.
Triste condizione quella di chi è sempre in cerca di compagnia soltanto perché il suo timore della solitudine è più forte della sua avversione per gli altri.
Trovo che una seria lettura della Bibbia sia altamente educativa per i giovani. Allontana dalla religione.
Turisti: il lato spiacevole di ogni località turistica.
Tutte le strade portano a noi.
Tutti gli insoddisfatti della vita che divengono appunto per questo pessimisti, trovano proprio nel pessimismo un mezzo forse il loro unico mezzo per sentirsi ancora vivi.
Tutti lo credevano un genio, ma lui sapeva di non esserlo: era un fesso incompreso.
Tutti noi mentiamo, è normale, ma soltanto politici e piazzisti di livello sanno fare della menzogna una vera e propria arte.
Tutti pensano, pochi riflettono.
Tutti siamo disponibili ad amare il prossimo, purché se ne stia alla larga.
Tutto ciò che si aspetta lungamente, alla fine, se arriva, arriva sempre inaspettatamente.
Tutto il mio ottimismo sta nel credere che questo non sia il peggiore dei mondi possibili.
Tutto il suo bagaglio culturale occupava suppergiù lo spazio di una ventiquattrore.
Tutto l’impegno profuso nello scrivere un romanzo non è neppure paragonabile alla pazienza necessaria per leggerlo.
Tutto sommato la vita non è che un lungo e inutile fastidio.
Tutto è prevedibile, eccetto l’imprevisto.
Un adulto con un cattivo carattere, in fondo non è che un bambino andato a male.
Un aforisma benfatto sta tutto in otto parole, massimo dieci.
Un aforisma è sempre sorprendente: quando lo è, perché lo è, quando non lo è, perché ci si aspettava che lo fosse.
Un avviso stampato in evidenza sui pacchetti delle sigarette ci informa che «il fumo uccide»; ma dal numero di fumatori ancora in circolazione, si direbbe non abbastanza.
Un best seller è un libro di cui tutti parlano, che molti comprano e che pochissimi leggono.
Un buon lettore lo si riconosce innanzitutto dal fatto di sapere con assoluta certezza cosa non leggere.
Un buon libro è quello che si legge volentieri; un gran libro, il libro della nostra vita, quello in cui ci si legge con meraviglia.
Un buon pensiero è un buon pensiero, ma un buon aforisma è un lampo di genio.
Un cadavere non vale il legno necessario per farci una bara.
Un certo equilibrio interiore si può, e si dovrebbe trovare da soli, ma poi per mantenerlo è bene essere in due.
Un classico che dura nel tempo, un libro la cui noia è divenuta immortale.
Un crocifisso che pende su un bel seno è un accostamento particolarmente erotico per il contrasto di sacro e profano che si viene a creare, laddove il sacro, ovviamente, in questo caso è rappresentato dal seno.
Un difetto comune a molti libri è che anche quando freschi di stampa puzzano già di muffa.
Un lavoro, niente di meglio di un lavoro per riempirci le tasche e colmare il nostro orribile vuoto interiore.
Un libro che si legge “tutto d’un fiato”, nove volte su dieci è un libro privo di valore. Un libro degno di questo nome, il fiato lo deve spezzare.
Un libro degno di questo nome può incuriosire, interessare, sorprendere, meravigliare, istruire, appassionare, divertire, coinvolgere, consolare, avvincere, entusiasmare, ma anche infastidire, irritare, spazientire, ingannare, deludere, illudere, avvilire, inquietare… Insomma, può far tutto, ma non lasciare indifferenti, perché in tal caso fallirebbe in quello che è lo scopo della sua stessa esistenza: farsi leggere.
Un libro di aforismi non è assolutamente un’opera frammentaria, gliene manca il fascino.
Un limite invalicabile alla conoscenza di sé è quello di non potersi mai vedere con altri occhi che non siano i propri, il non poter mai essere, cioè, altri da sé stessi.
Un matrimonio, dei figli, un impiego, una fede, pochi dubbi e tanta, tanta soddisfazione: ecco la ricetta della mediocrità.
Un misantropo non si riconosce tanto dalla sua tendenza a evitare gli altri, quanto dal non riuscire a rassegnarsi all’idea di dover condividere lo stesso pianeta per tutta la vita col resto dell’umanità.
Un occhio che scruta nella semioscurità: questo è il cervello umano.
Un prete teologo è ridicolo quanto lo sarebbe un folle che facesse lo psichiatra.
Un ricco che lavora in maniera indefessa è un poveraccio, uno che dietro ogni apparenza tradisce una natura da schiavo.
Un umano morto diventa cadavere, un animale, carogna: ciò lo trovo ingiusto.
Un uomo appeso a una croce è certamente un simbolo di grande effetto, ma ugualmente di cattivo gusto. Neppure Gesù, penso, ne sarebbe entusiasta.
Un uomo realizzato è un uomo finito, ma ci sono fini peggiori.
Una cosa è chiara: ci vuole del genio per riuscire a far credere di averne.
Una religione che promette un futuro di beatitudine agli ultimi della terra, non poteva che avere un grandissimo seguito, perché il mondo è fatto in gran parte di ultimi smaniosi di riscatto.
Uno dei tratti più indisponenti e allo stesso tempo più ridicoli delle religioni, è quello della spropositata importanza che conferiscono all’umanità, considerata, senza alcun pudore, fine e centro d’ogni cosa. Dio è un bieco antropocentrismo.
Uno scrittore d’insuccesso: tante parole per nulla.
Vedo un futuro roseo per l’umanità, sí, roseo come la pelle di un maiale all’entrata di un mattatoio.
Vera carne da macello è quella degli innumerevoli sconosciuti venuti al mondo per nessun altro scopo se non quello di incrementare il numero dei cadaveri su questa Terra.
Vera passione per la conoscenza in un giovane è quella che si mantiene viva nonostante la scuola.
Vero "gesto inconsulto" come lo definiscono i superficiali non è quello di togliersi la vita, ma quello di darla.
Vero pettegolo non è chi approfitta di ogni occasione per sparlare dei fatti altrui, ma chi s’inventa questi fatti per poterne sparlare.
Vi sono in cielo e in terra assai più cose di quante ne sogni la vostra burocrazia.
Visto come stanno le cose in questo mondo, non sorprende per nulla che l’umano se ne sia creato uno ideale nell’aldilà.
Visto com’è vissuto, non valeva neppure la pena che morisse.
Vivere: un modo assai complicato di morire.
Vivere: una cattiva abitudine che si prende da piccoli.
Viviamo, in un mondo che vorremmo diverso, una vita che non abbiamo voluto e che temiamo di perdere.
Vivo di speranze infondate, il che mi tiene al riparo da qualunque delusione.
Voler essere come tutti gli altri e temere di essere sé stessi è il primo passo verso la follia.
È ben vero che il fumare e il bere sono una peste dell'umanità; pure in certi momenti sono uno svago che reca l'oblio del male.
È bene si scaccino i demoni dagli umani, ma che poi debbano pagarne le conseguenze i porci, mi sembra ingiusto.
È certamente una gran dote quella di accettare serenamente di non possederne alcuna.
È chiaro che gli aforismi più riusciti non sono i più veritieri, ma i più maliziosi.
È cosa di cattivo gusto desiderare che gli altri approvino sempre i nostri gusti.
È curioso notare come in centinaia di milioni di anni tutte le specie animali apparse sulla terra, benché prive di razionalità, non abbiano mai causato al proprio ambiente naturale i medesimi danni e sfaceli di cui si è reso capace, invece, l’homo sapiens in questi ultimi secoli, da quando, cioè, ha preso in gestione il pianeta Terra con tutta la sua eccelsa abilità tecnica e tutta la sua straordinaria intelligenza.
È da non credere quanta gente crede, ancora oggi, all’incredibile.
È dagli amici più fidati che s’impara che degli amici non bisogna fidarsi.
È facile credersi intelligenti per chi dimentica con facilità tutte le volte in cui ha dimostrato di non esserlo.
È forse la psicologia nient'altro che la metafisica della fisiologia?
È inutile affannarsi tanto per cercare di conquistare una donna: se le piaci non devi far altro; se non le piaci è inutile tu faccia qualunque cosa.
È inutile sforzarsi di pensare con la propria testa quando non se ne possiede una.
È inutile, le nostre debolezze sono più forti di noi.
È più facile che un ricco scagli una pietra nell’occhio di un cammello, che chi non ha mai peccato passi una trave per la cruna di un ago.
È piú facile lottare per un ideale che metterlo in pratica.
È proprio quando si è disperati che bisognerebbe maggiormente sperare.
È segno che si comincia a invecchiare quando i libri che si vorrebbero leggere diventano sempre meno rispetto a quelli che si preferirebbe rileggere.
È sorprendente vedere come la chiesa cattolica abbia a cuore i poveri e quanto tenga a distinguersi da essi.
È uno che parla come mangia: tanto.